Se in questo periodo volete cercare esseri mostruosi e sovrannaturali anche al di fuori del lago di Garda, potete farlo a Carpi.
Fino al 4 giugno la città in provincia di Modena ospita infatti presso i Musei di Palazzo del Pio la mostra tematica Animali Fantastici – Unicorni e altre creature nella pittura del Quattrocento a Carpi, che non potevo non andare a vedere.
In questo articolo vi racconto questo evento fascinoso che gli appassionati di fantastico e creature mostruose non dovrebbero perdersi e che tra l’altro, pur rivolgendosi a un altro territorio, riserva qualche sorpresa gardesana che i miei lettori ben conoscono.
Animali Fantastici: il Museo di Carpi diventa un recinto di belve dell’immaginario
Sono circa una sessantina le opere raccolte in Animali Fantastici di Carpi: si tratta di opere d’arte, libri antichi, oggetti d’uso quotidiano come lucerne e medaglioni, nonché installazioni contemporanee che riprendono forme e profili di un vero e proprio zoo del meraviglioso.
Fra gli animali rappresentati compaiono esemplari di specie realmente esistenti, come dromedari o galli o conigli, e figure legate all’immaginario, al mito e al simbolismo, come i satiri o il coccodrillo.
Veri protagonisti dell’esposizione sono però in particolare gli unicorni o liocorni, a cui è dedicata un’ampia sezione: il mitico simbolo della purezza e il suo corno sono uno dei motivi ricorrenti, che è piacevole in questa occasione riscoprire così ben valorizzato dai reperti ma anche dai pannelli illustrativi.
Approfondimenti sono dedicati, in particolare, ai possedimenti di Alfonso d’Este e ai Trionfi di Francesco Petrarca, opera quest’ultima legata in speciale modo al tema della Castità (su cui si concentra uno dei sei capitoli) di cui l’unicorno era motivo allegorico, apparendo in molte edizioni del testo petrarchesco.
Unicorni e altri dettagli fantastici dalla regione del Garda
Una sorpresa è stata per me di ritrovare, nell’evento di Carpi, anche alcuni elementi e soggetti legati alla regione del lago di Garda.
Fra le opere esposte si trova innanzitutto uno dei libri che riproducono il lavoro di Francesco Calzolari, l’erborista del Baldo che lo fece diventare il Giardino d’Europa, di cui ho avuto più volte modo di parlare a partire dal mio saggio Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda, ma anche nel racconto pubblicato qui per celebrare l’anniversario dei 500 anni dalla sua nascita.
Inoltre una citazione merita anche l’esposizione di uno dei corni di unicorno della collezione Gonzaga a Mantova, appartenuto alla signora ed esperta esoterista (come ho ricostruito in Mincio Magico) Isabella d’Este e tenuto in grande considerazione all’epoca, ma più tardi smascherato in quanto semplice dente di narvalo.
Riguardo ad Animali Fantastici – Unicorni e altre creature nella pittura del Quattrocento a Carpi, vale la pena dedicare una visita a questo evento e approfittare delle rare occasioni in cui questo argomento viene valorizzato.
Tra l’altro, gli animali magici e mitologici possono nascondersi nei luoghi e nelle opere più impensate, come gli stessi soffitti del museo che ospitano una meravigliosa rappresentazione di sirene.
Questo tipo di iniziativa è importante, inoltre, perché può aiutare anche a riflettere come il fantasy di oggi non sia poi molto distante dalle paure e dalle rappresentazioni di un tempo.
E se questa recensione o la mostra non vi bastano, non vi resta che scoprire che questi animali fantastici sono legati anche al lago di Garda, come illustrano le 26 creature contenute nel bestiario gardesano Fantastico Garda.
Simona Cremonini